La mostra di grande successo del fotografo americano resterá a Siena fino al 6 gennaio 2014. L´esposizione, che si doveva concludere il 3 novembre è stata prorogata per l´enorme interesse manifestato dal pubblico. Nel Complesso Museale Santa Maria della Scala vi aspettano piú di 200 fotografie. Non lasciatevele scappare, sarebbe un gran peccato.

Quando si dice Steve McCurry, probabilmente a tutti viene in mente la foto della ragazza afghana con gli occhi verdi smeraldo. Grazie anche alla copertina di “National Geographic”, su cui é apparsa nuovamente nell’occasione dei 125 anni della rivista, é diventata non solo un simbolo del conflitto afghano, ma si é trasformata nell’icona più famosa del mondo della fotografia. La mostra, curata da Peter Bottazzi e da Biba Gicchetti, comunque non é basata soltanto sui famosi ritratti. Bottazzi, che ha progettato il percorso espositivo, ha realizzato un impressionante allestimento creato su misura per gli spazi di Santa Maria della Scala. Scendendo nelle sale sotterranee, si apre davanti a voi un percorso di cinque tematiche che vi guiderá attraverso i 30 anni della straordinaria carriera di Steve McCurry.

La prima sala é dedicata alla Scoperta. Scoperta essere umano, di uomini e donne provenienti da tutte le parti del mondo che forse non avete mai visto prima. Il labirinto di veli neri con ritratti di grandi dimensioni consente ai visitatori di scegliere il proprio percorso e percepire la profonditá di ogni storia di vita, immortalata nei visi impressi sui ritratti. Se riuscirete a vincere l´afflusso di persone e a prendere un´audioguida, Steve McCurry vi racconterá in prima persona il contesto in cui ogni singola foto é stata scattata e vi rivelerá alcuni aspetti essenziali del suo lavoro: “Ho imparato ad essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te”.

Nella seconda sala troviamo la Vertigine, emblema del mondo moderno, confuso e violento. Grazie all´esperienza maturata come reporter di guerra in Kuwait, nell´ex Jugoslavia e nell´Afghanistan, McCurry sa coinvolgere il pubblico nel dolore, paura e terrore del momento. L´istallazione ovale con fotografie di ogni dimensione, amplifica l’impressione di trovarsi in un vortice di sofferenza ma allo stesso tempo trasmette una gran voglia di lottare per un mondo migliore.

In contrasto con la Vertigine, nella galleria successiva regna la Poesia. Guardando l´installazione, che ricorda una “nuvola surreale”, vi perderete nel racconto delle vite di altre persone. Potranno sembrarvi lontane, nonostante ciò vi sentirete uniti alle loro stesse speranze, condividerete gli stessi sogni.

Lo Stupore marca la quarta sezione della mostra. Si entra in un gigante caleidoscopio di situazioni inaspettate, ironiche, quasi ridicole. Non dimenticate di alzare la testa verso il soffitto, vi potrebbe sfuggire una delle immagini da fiaba esotica.

Il percorso nell´esperienza professionale di Steve si conclude con la Memoria. Come ciliegina sulla torta, si presenta ai visitatori il documentario che racconta la ricerca di Sharbat Gula, la ragazza afghana, 20 anni dopo l´incontro con il fotografo in un campo-profughi in Palestina.

Tanti racconti, tante storie di vita diverse. Attraverso le fotografie di Steve McCurry é possibile, almeno per un momento, far parte di queste narrazioni oniriche. Ogni singolo visitatore avrá la possibilitá di “viaggiare intorno all’uomo”, lasciarsi catturare dalle avventure umane. Buona partenza allora!

Informazioni

Orari
lunedì e giovedì: ore 10:30 – 16:00 (ultimo ingresso alla mostra ore 15,00 e per Santa Maria della Scala ore 15,30)
martedì e mercoledì: giorni di chiusura
venerdì, sabato e domenica: 10,30- 19,00 (ultimo ingresso mostra ore 18,00 e per Santa Maria della Scala 18,30)

Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 8,50

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