Anticipato dal brano sanremese “La canzone mononota” che ha conquistato il secondo posto e dall’esilarante “Complesso del primo maggio”, singolo presentato proprio al concertone annuale tenutosi a piazza S. Giovanni, l’ultimo lavoro in studio degli Elio e le Storie Tese, si chiama “L’Album Biango”. Gli EelST sono conosciuti nell’ambito musicale per i loro testi stravaganti, per la tecnica con cui riescono a fondere generi musicali diametralmente diversi e per la loro presenza scenica, accentuata dalle coreografie dell’architetto Mangoni; ma molti non sanno che gli Elii sono anche dei produttori; infatti quest’ultimo lavoro, come il precedente risalente al 2008 “Studentessi” , è stato autoprodotto dal gruppo, tramite la loro etichetta HUKAPAN. La particolarità che rende questo gruppo uno dei maggiori esponenti del rock italiano, i più pignoli li classificano come rock-demenziale, è la coesione interna tra ogni componente della band, sostenuta dall’elevata abilità tecnico-musicale con cui gli Elii eseguono ogni brano del loro repertorio e non solo (da ascoltare le cover “Highway Star” e “Shine on you crazy diamond”, a dir poco eccezionali). Con Faso (Nicola Fasani) al basso, Cesareo (Davide Civaschi) alla chitarra, Rocco Tanica (Sergio Conforti) e Jantoman (Antonello Aguzzi) alle tastiere, Meyer (Christian Meyer) alla batteria ed Elio (Stefano Belisari) nei panni di trascinatore, il gioco è fatto.

L’album è un vero e proprio ritorno alle origini; contenuti demenziali, un marchio di fabbrica per la band, sempre trattati con grande professionalità, senza mai scendere nello “scontato” o “banale”; sonorità che vanno dal rock più estremo al pop classico dei giorni nostri, accompagnate dalla natura bizzarra dei testi. Si parte dal già citato “Complesso del primo maggio” impreziosito dalla partecipazione, nel finale, di Eugenio Finardi, interprete anche del brano “A piazza San Giovanni” nel medesimo album, basato sullo “stile sinistrorso” del concertone e dei suoi partecipanti; per arrivare all’uso nevrotico delle fotocamere digitali e delle foto fatte solo per essere messe in rete, tema trattato nel brano “Lampo”; agli inviti allo spam e ai messaggi in internet che richiedono, quasi come un obbligo, una risposta immediata in “Enlarge your penis”. Da sottolineare, a mio parere il brano più interessante del disco, è la traccia “Il ritmo della sala prove” (con Fabio Treves all’armonica nel finale), dove vengono raccontate tutte le avversità tecnico-strumentali e non solo, che un gruppo deve affrontare per poter suonare; dall’insonorizzazione del posto, ai volumi elevatissimi dei chitarristi, passando per i bassisti ultratecnici, per approdare ai batteristi che “picchiano”. Queste sono le temtatiche alla base dell’ultimo lavoro di Elio e soci.
Piccolo omaggio viene fatto agli “Area”, storica band italiana legata al rock progressivo, con il pezzo “Come gli Area”, direi uno dei brani più difficile dell’album, per quel che riguarda la parte strumentale, ritmica e controtempi davvero complicati.

Il titolo “Album Biango”, suona come il memorabile disco dei Beatles, anche se non si ha nessuna certezza su questa scelta. La band, nelle interviste che anticipavano la pubblicazione dell’album, a domande riguardanti il titolo del lavoro, ha sempre risposto con toni ambigui e scherzosi, non confermando l’ipotesi citata precedentemente.
Vengono curati anche introduzioni o intermezzi tra un brano e l’altro, il servizio della televisione russa, come apertura, è una finezza, così come il brano “Lettere dal www”, che precede “Enlarge your penis”, una vera introduzione.
Per la parte tecnica, come sempre, gli Elii non sono secondi a nessuno. Grande abilità sia per quanto riguarda le parti strumentali, sia per quelle vocali.
In conclusione, Belisari e soci portano a casa il risultato; il disco è di facile ascolto (durata un’ora circa), ben suonato (ormai una garanzia che contraddistingue gli EelST) con alcune tracce che restano nella mente dell’ascoltatore, vuoi per il testo vuoi per l’armonia orecchiabile della canzone. Un’ ulteriore conferma positiva per gli Elio e le Storie Tese.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO