I Piet Mondrian sono un gruppo rock toscano nato nel 2006 dalle ceneri dei Sanwichex. Il duo originario era formato da Michele Baldini e Caterina Polidori anche se ad oggi i membri sono tre a causa di un cambio di formazione. Nel 2011 la Polidori ha infatti abbandonato il progetto ed è stata sostituita da due donne: Francesca Storai, alla voce ed alle tastiere, e Valeria Votta alla batteria, mentre Baldini è saldamente rimasto nel suo ruolo di autore, cantante e chitarrista.
Il nome del gruppo proviene dal famoso pittore olandese Piet Mondrian, esponente del movimento artistico De Stijl che prese il nome dalla rivista nella quale scrivevano i suoi esponenti. Egli si proponeva di “raggiungere l’armonia tramite l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici” attraverso la sua opera. I suoi quadri sono una combinazione di linee e colori tramite le quali Mondrian cercava di esprimere la bellezza con coscienza ma senza premeditazione, essendo quindi guidato da intuizioni.
I Piet Mondrian degli inizi erano caratterizzati da un suono minimale, dovuto anche all’esiguo numero dei componenti della band. Il sound si è poi evoluto con il passare del tempo in arrangiamenti più ricercati ed accogliendo anche sonorità elettroniche, in particolare a partire dal singolo Carne Carne Carne. Il risultato è un suono che si ispira alla prima ondata new wave degli anni ’80 e che risente anche dell’influenza di famosi power duo come i White Stripes. Nei testi è evidente che autori come De Andrè e Gainsbourg abbiano lasciato il segno influenzando le liriche di Baldini.
Dopo i primi lavori autoprodotti, nel 2009 sbarcano nel rooster di Urtovox e nel 2010 esce il loro primo album: Misantropicana. Il disco è bene accolto perché sa coniugare testi profondi, con un forte taglio sociologico ed un freddo distacco dalla realtà con sonorità calde ed avvolgenti. Di particolare impatto è la canzone Apocalippo, che altro non è che l’Apocalisse secondo i Piet Mondrian. Il brano, uno dei più riusciti dell’album, contiene una critica spietata ed intelligente alla società ed è ricco di felici intuizioni, ben esemplificate dai versi “Cristo disse sopra la croce: “ Ma scusami Padre, perché loro non sanno quello che fanno e tu vuoi far morire me?”. Nel lavoro c’è anche spazio per un brano dal ritornello non sense come Ho votato Lega ma anche per la sentimentalmente cinica Lascia perdere. D’altronde il nome del disco, Misantropicana, deriva dalla fusione di parole come misantropia e tropicana ed esprime appieno la disillusione del duo verso il genere umano, senza tuttavia prendersi troppo sul serio.
Nel 2011 esce Purgatorio, il loro secondo album, registrato sempre dal duo originario. Purtroppo il 2011 è anche l’anno della separazione artistica tra la Polidori e Baldini. Il progetto è stato sul punto di morire, salvo poi trovare nuova linfa vitale con l’arrivo delle due sostitute Storai e Votta che hanno permesso il proseguimento del tour di promozionale in tutta Italia integrandosi appieno con Michele Baldini.
Purgatorio è un disco da un approccio lento e meditato in cui è perfetto il connubio vocale di Baldini e della Polidori. Nel disco sono presenti vocazioni acustiche di cui la traccia Lussuria è il miglior esempio. Le ispirazioni new wave del duo sono rintracciabili soprattutto in Accidia dove non vengono disdegnate gradevoli digressioni dance, mentre il tutto è accompagnato dal sognante incrocio timbrico delle voci, questa volta di Baldini e di Eva Bianca Del Canto. Avarizia è invece un pezzo graffiante e ruvido che ricorda i primi White Stripes così come l’aggressiva Superbia che risulta bilanciata nei suoi groove e distonie, segno di un’autonomia artistica non da poco. L’album è chiuso da Antipurgatorio, ideale riassunto dell’intero lavoro con una forte alternanza di angosce elettroniche, tappeti minimal di tastiere, ribellioni elettriche ed un ritornello molto orecchiabile.
I Piet Mondrian riescono quindi, come il pittore dal quale prendono il nome, a rappresentare la bellezza attraverso melodie mai scontate e con svariate sonorità, anziché con linee e colori, armonizzandole alla perfezione con (superfici) liriche intelligenti, ciniche ma coscienti.
Il materiale proposto è di alta qualità ed è auspicabile un loro rapido ritorno nello studio di registrazione per incidere un nuovo album che speriamo non tarderà ad arrivare.

Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale.

 

Piet Mondrian – Antipurgatorio from Rockit on Vimeo.

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