TFR: con la novità neanche un centesimo al coniuge, ma devi fare la pratica apposita

I divorzi molto spesso comportano non solo un enorme dispendio emotivo, ma anche economico. Ecco come evitare che il Tfr arrivi al coniuge

In Italia e nel mondo ormai si sposano sempre meno persone. I motivi sono innumerevoli, sicuramente tra questi non può non considerarsi la statistica impressionante che racconta il dato dei divorzi: solo nel 2024 sono stati 82.392. La difficoltà di definire i rapporti e le relazioni liquide che pian piano prendono sempre più passo nella società hanno fatto poi il resto.

Come non dare soldi al coniuge
Ecco come non dare soldi del TFR al coniuge in vista di un divorzio-ilmalepensante.it

Oggi, è molto più facile che le coppie scelgano di restare conviventi di fatto, anche in base all’ormai consolidato riconoscimento che la legge dà anche dello status di “convivente”. Si tratta di una scelta probabilmente poco “romantica”, ma sicuramente meno dispendiosa rispetto a un matrimonio o di un divorzio. Tantissime persone, infatti, subiscono la fine di un matrimio nel peggiore dei modi: costrette a pagare alimenti che rispettino il tenore di vita di quando era ancora in piedi la relazione.

In base a una recente sentenza, cambia tutto: scopri subito come evitare che anche il TFR arrivi all’ormai ex coniuge, ecco come. Il TFR, o trattamento di fine rapporto, è comunemente considerata un’ancora di salvezza economica per il coniuge più debole alla fine di un matrimonio. Ora esiste un modo grazie al quale nessuno potrà costringerti a cedere nemmeno un centesimo.

TFR vietato: ecco la normativa choc

Secondo la legge sul divorzio (art. 12-bis della l. 898/1970), l’ex coniuge titolare di un assegno divorzile ha diritto a ricevere una quota (il 40%) del TFR percepito dall’altro. Ma in base ad una nuova e importantissima sentenza della Corte di Cassazione (la n. 20132, depositata il 18 luglio 2025), finalmente, è possibile evitare che ciò avvenga. Esiste infatti un modo, legalmente previsto, in base al quale è possibile congelare in modo sicuro la propria liquidazione.

Non dovrai dare nulla al coniuge
In questo modo salvi i soldi del TFR dal divorzio-ilmalpensante.it

Così facendo potrai premunirti, in vista di un eventuale divorzio, ed evitare di sborsare anche un singolo centesimo di una somma che è frutto del tuo duro lavoro. Il rischio è però che il coniuge più fragile si trovi privo di una tutela fondamentale. Vediamo cosa è necessario fare per conservare intatto il TFR.

Se il TFR viene conferito a un fondo di previdenza complementare prima che venga depositata la domanda di divorzio, l’ex coniuge perde ogni diritto a richiederne una quota. Ecco l’incredibile novità, adesso che lo sai puoi premunirti ed evitare di perdere un ingente quantità di denaro. La sentenza della Cassazione ha così aperto nuovi scenari.

Secondo l’interpretazione giurisprudenziale, il TFR una volta depositato in un fondo pensione cambia natura giuridica: cessa di essere indennità di fine rapporto per trasformarsi in un montante contributivo previdenziale destinato a diventare una futura pensione integrativa. Tutto starà nel tuo tempismo, ovvero depositarlo in tempo prima dell’inizio della causa di divorzio.

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