Il Malpensante è una rivista nata dalla collaborazione di autori attivi in diversi settori della cultura umanistica e tecnico-scientifica, col fine di promuovere una cultura attenta alla ricerca. Il progetto, definito dagli stessi autori come “luogo”, è concepito come un laboratorio in costante attività, attivo nella creazione, scoperta e diffusione di materiale culturale che non sia guidato dai parametri, dai gusti e dalle esigenze del mercato. In questo modo si punta alla costruzione di un canale in cui possa diffondersi un materiale importante dal punto di vista umanistico e scientifico.I parametri della selezione, dell’informazione, della creazione e dell’analisi delle opere e delle attività in vita nel panorama contemporaneo sono legati dunque non al valore economico del materiale, quindi del suo potenziale sul mercato, ma unicamente per il suo valore intellettuale, o meglio dal grado di apporto che è in grado di offrire alla realtà e dal grado di sintonia con il mondo circostante, dal suo potenziale di scoperta e innovazione, del suo valore umano. Un lavoro in cui critica e analisi riscoprono il loro ruolo più autentico, ovvero non la pura informazione o la mediazione tra opere, scoperte, contenuti, strutture e pubblico, ma la valutazione articolata, attenta e argomentata con un obiettivo finale: restituire un valore privilegiato agli ambiti dell’intelletto, vale a dire quello del ruolo dello spirito critico, con una distinzione di fondo, cioè quella che intercorre tra cultura e intrattenimento, tra ragione e retorica.Dunque a una cultura di produzione, di mercato, seriale, più o meno standardizzata, Il Malpensante si prefigge di opporre una cultura dell’intelligenza.

 

Come

Gli strumenti a disposizione di questi obiettivi sono principalmente il sito internet e la rivista quadrimestrale “Il Malpensante”. Il sito internet pubblica oltre al lavoro di redazione che consta di articoli, recensioni, inchieste, e opere creative, lavori provenienti dall’esterno, poiché sia la versione on-line che cartacea della rivista prevedono una partecipazione allargata e il costante contributo esterno.L’apporto inviato in redazione viene selezionato, amalgamato al lavoro di redazione e quindi distribuito nelle varie sezioni, suddivise oltre che in aree tematiche, anche in sezioni di attività editoriale o di esposizione. Le sezioni contengono opere o articoli che gli autori possono mettere direttamente a disposizione del pubblico, nelle modalità che preferiscono (gratuitamente o attraverso la vendita). Dunque l’apporto esterno può concretamente trasformarsi in un’esposizione della propria opera e attività, con provenienza eterogenea, e mettere in contatto diretto gli autori e il pubblico.Le sezioni “letteratura”, “arte”, “architettura” e “musica” sono dedicate alla raccolta di opere e articoli inerenti a questi settori, lo spazio “appunti” è una sezione aperta che contiene opinioni e articoli legati alle tematiche più eterogenee. Infine la sezione “pubblicazioni” è dedicata a opere complete, siano esse ad esempio romanzi, saggi o album musicali. L’eterogeneità resta la prerogativa del progetto, infatti obiettivo delle pubblicazioni è non solo creare nuove forme di editoria, con logiche diverse da quelle del mercato, ma portare al pubblico anche ciò che solitamente non arriva: non solo l’arte, il cinema, la letteratura e le diverse forme di scrittura, il design o l’architettura, ma anche ciò che nasce nelle accademie, dal lavoro di docenti, ricercatori, o studiosi e che vogliono esporre al pubblico la loro attività, a questo scopo è dedicata la sezione “tesi”. È quest’ultimo infatti un altro aspetto sul quale il progetto desidera puntare: portare all’esterno ciò che nasce nelle università e che resta oscuro ai non addetti ai lavori o finisce negli archivi o in pubblicazioni poco consultate, che si tratti di una tesi di laurea o l’esito di una ricerca. In questo modo si punta a rendere vivi gli ambiti della conoscenza, e a renderli vivi soprattutto nella società contemporanea.La versione cartacea è invece l’occasione per approfondimenti e allo stesso modo per la diffusione di opere originali.

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