I contribuenti si preparano a versare la Tari 2025, il cui pagamento è già scattato in numerosi Comuni del nostro Paese: tutto quello che c’è da sapere.
In molti Comuni italiani è già partito il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti che deve essere versata annualmente da chiunque detenga a qualsiasi titolo immobili o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.

Il tributo, destinato a finanziare i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, è gestito dalle amministrazioni comunali che stabiliscono le tariffe per determinare l’importo, ma anche le varie scadenze di pagamento e le esenzioni. I Comuni, difatti, possono disporre il versamento in una o più soluzioni inviando ai cittadini i bollettini per provvedere al pagamento.
Tari 2025, partono i pagamenti della tassa sui rifiuti: tutto quello che c’è da sapere
In questi giorni, tanti italiani stanno ricevendo gli avvisi di pagamento della Tari 2025. Numerosi Comuni della penisola, difatti, hanno stabilito il pagamento dilazionato della tassa sui rifiuti fissando la prima scadenza nelle prossime settimane.

Come abbiamo già accennato, il tributo deve essere versato da coloro i quali detengono o possiedono a qualsiasi titolo locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani, come case, negozi, uffici e terreni. La tassa, invece, non deve essere versata per le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili e per le aree comuni condominiali. La tassa non è dovuta anche per gli immobili che non hanno un allaccio alle utenze e risultano privi di mobili. Per quanto riguarda i cittadini in affitto, la Tari spetta all’inquilino, ma solo se quest’ultimo ha stipulato un contratto di locazione della durata di oltre sei mesi nell’arco dell’anno.
Il pagamento, una volta ricevuto l’avviso, può essere effettuato mediante F24, attraverso i bollettini che lo stesso Comune invia al cittadino, ma anche online con i servizi di home banking o PagoPa o, in alternativa, recandosi presso un ufficio postale o un esercizio convenzionato.
È necessario ricordare che, oltre alle varie riduzioni previste dalle stesse amministrazioni locali, per l’anno in corso è stato introdotto il cosiddetto bonus Tari, rivolto alle famiglie con basso reddito. In particolare, la misura consente di ricevere una riduzione del 25% dell’importo dovuto e possono richiederlo i nuclei familiari con un Isee non oltre i 9.530 euro, soglia che sale a 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli.
In caso di mancato pagamento della Tari, sono previste delle pesanti sanzioni che possono arrivare sino al 30% dell’importo dovuto.