Parcheggiare davanti ad un cancello non sempre porta ad una multa. In alcuni casi il comportamento è accettato.
Il Codice della Strada ha un lungo elenco di regole, diritti e doveri per gli automobilisti e non solo. Ci sono direttive ben note e altre che, invece, sono meno conosciute e possono creare confusione. Bisogna approfondire, ad esempio, la questione del parcheggio davanti ad un cancello.

Non superare i limiti di velocità, non passare con il semaforo rosso, fare passare i pedoni sulle strisce pedonali, non guidare sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti sono alcune delle norme più note del Codice della Strada. Si incorre in veri e propri reati punibili sia con sanzioni amministrative che penali qualora si causassero danni a terze persone.
Poi ci sono direttive più particolari che strappano un sorriso. È vietato attraversa in obliquo la strada, il pedone dovrà pagare una multa fino a 102 euro. Non si possono fare assembramenti sui marciapiedi o si diventerà trasgressori del Codice della Strada. È assolutamente vietato sporgersi dal finestrino così come guidare con il gomito o una mano che sporge. Reato punito con multe fino a 338 euro. Insomma, c’è molta varietà ma torniamo al parcheggio davanti al cancello.
Ecco quando è concesso il parcheggio davanti al cancello
Parcheggiare l’auto è complicato, soprattutto nelle grandi città. Vedere macchine in doppia fila o davanti a cancelli è sempre più frequente e raramente si trovano Vigili per le strade che fanno le multe. Ci sono casi, però, in cui non potrebbero sanzionare il comportamento maleducato. Parliamo dell’assenza del passo carrabile sul cancello.

Il Codice della Strada stabilisce che posteggiare davanti ad un cancello con un cartello di Divieto di Sosta autorizzato dal Comune o dalle Autorità competenti è punito con una sanzione e con la rimozione forzata del veicolo. Se il cartello manca, invece, non scatterà alcuna multa. Si tratta di un piccolo cavillo legale ma basta per un eventuale ricorso. La norma è troppo specifica e permette agli automobilisti maleducati di ignorare la proprietà privata di un’altra persona solo perché manca il cartello di divieto di sosta.
Non conta che chi abita in casa potrebbe avere l’urgenza di uscire e trovare una macchina ad ostruirgli il passaggio. Se non ha richiesto l’autorizzazione al proprietario della strada (ente pubblico nella maggior parte dei casi) per attaccare il cartello sul cancello pagando un canone allora non solo non potrà rivalersi sull’automobilista maleducato ma rischia esso stesso una multa di 168 euro per non aver segnalato adeguatamente l’area secondo le regole.