Quale intento imputare alla ragione se non il dubbio, la scoperta? È con questa colpa che vogliamo qui costituirci. Odiamo sinceramente l’angusto, il ristretto, il piccolo, il provinciale. Odiamo il dire senza argomentare, il gusto della retorica, lo stupore. Siamo dubbiosi e avidi di argomentazione, di prove, di ragione, anche se queste, in un viziosissimo ricadere, porteranno altri dubbi. Ma crediamo anche che questa sia la più chiara natura umana: dubbio, ragione, scoperta. Ciò che ci soffoca è l’intrattenimento, ci soffoca ciò che di vendibile può produrre l’animo umano. Siamo infatuati della scienza, inebriati dal suo spirito, ipnotizzati dalla sua storia. Fino a notte restiamo a tavola a cibarci avidamente di domande e di risposte possibili.
Ci proponiamo di costruire un luogo dove dare asilo a coloro che sono dispersi nella diaspora del dubbio, dei pensieri non certi, dei prodotti della ragione, pensieri cattivi nel mondo normale. In questo luogo auspichiamo la convivenza di uomini e donne di ogni provenienza e formazione, riuniti nell’intento dell’analisi, luogo che sia un osservatorio, un occhio sul mondo, animato dalla migliore sincerità della quale saremo capaci. Vogliamo sapere, chiedere, indagare, informare, coinvolgere e dire riscoprendo la parola, vogliamo partecipare al mondo con la forza dell’inventiva e la lucidità della ragione.

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