Il pagamento del Bonus Nido risulta bloccato a causa di un documento mancante o incompleto, come chiarito dall’INPS.
La maggior parte delle domande risultano corrette e alcune sono già state accettate, ma molti richiedenti vedono la loro pratica ancora “In lavorazione” e di conseguenza non ricevono il contributo. Il problema è emerso dopo la circolare INPS n.1165 del 4 aprile, che ha introdotto nuovi requisiti e causato una maggiore attenzione nella verifica dei documenti.
Il Bonus Asilo Nido è un contributo economico erogato dall’INPS per sostenere le famiglie con figli iscritti ad asili nido pubblici o privati, o per forme di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie. L’importo varia in base all’ISEE minorenni ed è pensato per coprire parte delle spese sostenute per la frequenza dell’asilo nido o per l’assistenza domiciliare.
Il bonus è destinato ai genitori di bambini di età compresa tra 0 e 3 anni che frequentano un asilo nido o necessitano di assistenza domiciliare a causa di gravi patologie e copre le spese per la retta mensile, i pasti, l’imposta di bollo e l’IVA agevolata, sia per asili nido pubblici che privati. Come detto, varia in base all’ISEE minorenni: fino a 25.000 euro: massimo 3.000 euro all’anno (272,73 euro mensili per 11 mensilità).
ISEE tra 25.001 e 40.000 euro: massimo 2.500 euro all’anno (227,27 euro mensili per 11 mensilità).
ISEE superiore a 40.000 euro o in assenza di ISEE: massimo 1.500 euro all’anno (136,37 euro mensili per 11 mensilità).
Ci sono dei ritardi nell’erogazione del Bonus e principalmente per mancata corrispondenza tra il nome sull’intestazione della fattura/quietanza e il richiedente del bonus, oppure fatture/quietanze non intestate correttamente.
Succede anche di non avere allegato tutta la documentazione giustificativa richiesta per ogni mese di rimborso o per ISEE minorenni non allegato o non valido. Per velocizzare il pagamento del Bonus Nido, è fondamentale allegare tutte le fatture o le quietanze intestate esattamente al richiedente e comprovanti il reale pagamento.
Bisogna fare attenzione a verificare e allegare un ISEE minorenni valido, specificare per ogni mese la documentazione richiesta, fornire una documentazione completa, esatta e coerente con le nuove regole INPS. Il sito ufficiale INPS offre la procedura aggiornata e tutti i dettagli sulle modalità di richiesta e sulla documentazione necessaria ma potete chiedere aiuto anche ai Patronati o ai Caf o telefonare direttamente all’Istituto previdenziale.
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